sabato 20 luglio 2013

Thegiornalisti - Vecchio [2012]

L'album che ho comprato quella sera del concerto a testaccio, ascoltato, riascoltato, lasciato li' sotto la lingua per convincermi di averne sentito bene il sapore.
In copertina c'e' un giardino trascurato dal sapore antico, al centro una statua di Garibaldi ti guarda un po' di traverso.

Play.

Strana miscela, non c'e' che dire: ci sta dentro l'energia del punk (suonato rigorosamente con chitarracce di seconda mano o che suonano come tali), ma anche l'armonia tipica delle canzoni all'italiana degli anni sessanta/settanta (Battisti la fa da padrone), il tutto condito con quel pizzico di Rock&Roll ortodosso e quella punta di blues d'altri tempi che non guastano mai. Ma c'e' anche qualcos'altro, qualcosa che prima non c'era e adesso c'e'.
I passaggi armonici sono raramente banali, i ritmi ti fregano spesso e volentieri, il cantato e' intenso e urgente, i testi (auto?)ironici al punto giusto. Confermo la sensazione che questi ragazzi non si prendano troppo sul serio, eppure sono capaci di creare delle immagini sonore davvero importanti: s'impongono all'attenzione dell'ascoltatore stuzzicandone l'orecchio, dandogli a tratti quello che vuole per poi sottrarglielo all'improvviso.

Forse, o almeno per come la vedo io, devono ancora crescere dal punto di vista dell'intensita' emotiva: non che manchi, ma e' ancora acerba (so' gggiovani). D'altra parte se continuano in questa direzione penso che ci si possa aspettare grandi cose.
Insomma, una scoperta interessante: sono curiosa di seguirne gli sviluppi.



Lista delle tracce:

La tua pelle e' una bottiglia che parla e se non parla vado fuori di me
Il tradimento
Pioggia nel cuore
Una domenica fuori porta
Diamo tempo al tempo
Guido cosi'
Cinema
Vecchio
I gatti
Bere
E che ci vuoi fare
Nato con te

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